San Francisco: cosa vedere e cosa, forse, saltare

Painted Ladies San Francisco

Quando pensiamo a San Francisco, ci vengono subito in mente immagini da cartolina: il Golden Gate Bridge che emerge dalla nebbia, le stradine ripide, i tram storici.
E sì, San Francisco ha tutto questo… ma anche qualche sorpresa (e qualche piccola delusione).

Durante il mio viaggio, ho capito che non tutto quello che viene raccontato su questa città corrisponde esattamente alla realtà.
Quindi oggi ti consiglio cosa, secondo me, vale davvero la pena vedere e cosa, secondo me, puoi anche saltare.


Cosa vedere a San Francisco

Golden Gate Bridge

Golden Gate Bridge

Non è un cliché: il Golden Gate merita assolutamente.
Vederlo avvolto nella nebbia o stagliarsi contro il cielo azzurro è uno spettacolo che non stanca.
Consiglio: visita anche il Golden Gate Bridge Welcome Center, dove trovi pannelli, fotografie storiche e racconti sulla costruzione di questo capolavoro di ingegneria.

Mission District

Se ti piace la street art, Mission ti conquisterà.
Qui puoi perderti tra murales coloratissimi che raccontano storie di comunità, resistenza e speranza.
Ma occhio: i graffiti più belli non sono sempre in bella vista. Devi avere voglia di camminare un po’ e cercarli, anche in vie secondarie apparentemente anonime.

Chinatown

Chinatown

Non è forse il quartiere più “bello” esteticamente, ma è la più grande Chinatown fuori dall’Asia.
Caotica, vivace, rumorosa: un’esperienza autentica.
👉 Se vuoi fare qualcosa di diverso, passa dalla Golden Gate Fortune Cookie Factory, dove puoi vedere come vengono creati i biscotti della fortuna (e assaggiarli, ovviamente!).


Iconiche, sì… ma niente di memorabile

Ci sono alcuni luoghi di San Francisco che sono diventati simbolici, presenti su cartoline e vlog.
Eppure, dal vivo, non mi hanno detto niente di che.
Non ti dico di evitarli, ma ti suggerisco di andarci senza troppe aspettative.

Painted Ladies

Sì, sono carine. E il contrasto tra le casette vittoriane color pastello e i grattacieli sullo sfondo è iconico. Ma una volta viste e scattata la foto da Alamo Square, non c’è molto altro da fare.

Haight-Ashbury

Se ti incuriosisce la cultura hippie degli anni ‘60, questo quartiere può valere un giro: murales, negozietti vintage, atmosfera alternativa.
Però… anche qui, tanto fumo e niente arrosto.

Castro

Il quartiere LGBTQ+ più storico d’America ha un’importanza sociale e culturale enorme.
Oggi però, a parte qualche murales e la bandiera arcobaleno che sventola ovunque, non offre grandi attrattive se non sei lì per eventi o nightlife.


Cosa, secondo me, puoi anche saltare

Lombard Street

Sicuramente fotogenica (ma io non ho foto, ops): quella famosa stradina tutta curve e fiori è iconica.
Ma dal vivo… un po’ una delusione.
Alla fine è solo una strada cortissima presa d’assalto da turisti armati di smartphone. Simpatica, sì, ma non imperdibile.

Pier 39

Le foche? Simpaticissime, nulla da dire.
Il resto? Un enorme centro commerciale all’aperto, affollato e turistico oltre ogni immaginazione.
Se vuoi davvero respirare l’anima della città, ti consiglio di non fermarti qui, ma esplorare anche altre zone.


Qualche consiglio pratico per San Francisco

  • Porta sempre una felpa: anche in estate il clima può cambiare in dieci minuti (e può fare molto freddo).
  • Usa i mezzi pubblici: il sistema dei tram storici e degli autobus è pratico e ti fa risparmiare.
  • Attenzione ai prezzi: San Francisco è una delle città più care degli USA. Mangiare fuori e dormire può costare molto più che in altre città americane.

Cosa e dove mangiare a Tokyo: guida pratica per foodies curiosi

tiportanicole Tokyo cibo

Tokyo è un sogno anche per chi viaggia pensando al cibo: tra ramen, sushi e yakitori, ogni quartiere regala un’avventura culinaria diversa. In questo articolo ti porto a scoprire alcuni dei posti che ho provato e amato.

Street food, izakaya e localini minuscoli: benvenuti a Shinjuku

Shinjuku non è solo grattacieli e luci al neon: è anche il regno dei micro-locali nascosti dove è il profumo di carne alla griglia a guidarti.

📍 Golden Gai
Una zona di viuzze strette piene di minuscoli bar (tipo 8-10 posti massimo!). Se vuoi sentirti in un manga, questo è il posto giusto. Ordina uno Shochu (distillato giapponese di orzo, riso o patate dolci) e goditi l’atmosfera.

📍 Omoide Yokocho
La “strada dei ricordi” è perfetta per una cenetta super giapponese a base di yakitori (spiedini di pollo e frattaglie alla griglia). Avventura e profumi irresistibili garantiti.

Ravioli e ramen da urlo: i miei posti preferiti

📍 Harajuku Gyoza-ro
Se ami i gyoza (ravioli giapponesi), questo è il paradiso: economico, atmosfera rilassata e porzioni perfette da condividere. Li fanno sia alla piastra che al vapore!

📍 Ippudo
Catena famosa per il ramen cremoso e saporito, ideale per un pranzo o una cena veloce e super soddisfacente. E se vuoi esagerare, aggiungi anche una porzione di gyoza!

Soba e sushi per chi cerca autenticità

📍 Namiki Yabusoba (Asakusa)
Un posticino dove pranzare seduti sul tatami, tra clienti giapponesi e un menù old school dove spiccano gli autentici soba (spaghetti di grano saraceno).

📍 Standing Sushi Bar – Uogashi Nihon-Ichi
Il nome dice tutto: niente sedie, niente fronzoli, solo un bancone dove i maestri del sushi ti preparano il pesce fresco direttamente su foglie di bamboo. Per chi vuole vivere un Giappone vero e senza perdere tempo.

Esperienza folle? Un Maid Café ad Akihabara

Vuoi vivere qualcosa di totalmente fuori dagli schemi? Fai un salto da Maidreamin, uno dei maid café più famosi di Akihabara. Le cameriere ti accoglieranno in abiti da governanti vittoriane, tra canzoncine, spettacoli improvvisati e piatti decoratissimi. Bizzarro? Moltissimo. Divertente? Anche di più!

Tokyo: cosa vedere, come muoversi e sopravvivere al caldo

tiportanicole a Tokyo

Se stai organizzando un viaggio a Tokyo, preparati: la capitale del Giappone è un mix di grattacieli moderni, quartieri tradizionali e, in estate, caldo umido da record (soprattutto in agosto!).

In questa guida pratica ti racconto la mia opinione su cosa vedere a Tokyo, dove dormire, come muoversi senza perdersi (troppo) e qualche consiglio per sopravvivere alle temperature estive.


Dove dormire a Tokyo: i quartieri migliori

Shinjuku di notte

Tokyo è una metropoli enorme e scegliere dove dormire a Tokyo è fondamentale per non passare metà vacanza sui mezzi.
Ecco i quartieri più comodi:

  • Shinjuku ➔ Perfetto se vuoi energia non-stop, locali notturni e collegamenti veloci.
  • Shibuya ➔ Giovane e dinamico, ideale per chi ama streetwear e il caos cittadino (e il famoso Shibuya Crossing).
  • Ginza ➔ Elegante, ordinato e il posto giusto per lo shopping.
  • Asakusa ➔ Atmosfera tradizionale giapponese, per chi sogna templi e stradine tranquille.

📌 Consiglio pratico: scegli un hotel vicino a una stazione della Yamanote Line (la linea circolare della città), ti risparmierà tanta fatica.


Come muoversi a Tokyo: metro, treni e Google Maps

tiportanicole in Giappone

Come funziona la metro di Tokyo?
È efficiente, puntualissima… e gigantesca.
Ti serviranno:

  • Una Suica Card o Pasmo: carte prepagate valide su treni, metro e autobus.
  • Una buona app per orientarti (tipo Google Maps).

Le stazioni principali, come Shinjuku, sono vere città sotterranee.
Preparati a perderti almeno una volta (fa parte del gioco!).


Come sopravvivere al caldo

tiportanicole Tokyo caldo

Agosto a Tokyo può essere una sfida:

  • Temperature oltre i 30°C
  • Umidità altissima
  • Rischio colpo di calore se non ti idrati bene

Equipaggiamento consigliato:

  • Cappellino
  • Asciugamano personale
  • Ventaglio o ventilatore portatile
  • Borraccia

E fidati: i distributori automatici con bevande ghiacciate diventeranno i tuoi migliori amici.


Cosa vedere: i must da non perdere

Tempio Senso-ji

Se ti stai chiedendo cosa vedere a Tokyo, ti consiglio di scegliere pochi quartieri e goderteli senza correre.

Ecco alcuni must:

  • Shibuya Crossing ➔ L’incrocio più famoso al mondo.
  • Harajuku ➔ Takeshita Street per il kitsch, Omotesando per l’architettura cool.
  • Shinjuku ➔ Grattacieli, Golden Gai e parchi nascosti.
  • Asakusa ➔ Il Tempio Senso-ji e la Tokyo tradizionale.
  • Akihabara ➔ Paradiso di manga, anime e maid café.
  • Ueno ➔ Parco enorme e mercatini locali.

(Ricorda: Tokyo non si visita tutta in pochi giorni. Meglio scegliere e vivere il quartiere che ti ispira di più.)

Cosa bere in Giappone (oltre all’Asahi): 3 drink da non perdere

tiportanicole drink Giappone

Quando pensiamo al Giappone, di solito ci vengono in mente il tè verde, il matcha e magari un bicchiere di sake servito durante una cerimonia tradizionale.
Ma il Giappone ha molto di più da offrire per chi ama scoprire nuovi sapori.

Durante il mio viaggio mi sono innamorata di 3 drink, perfetti per accompagnare una cena, una serata in izakaya o semplicemente per sentirti un po’ più local.

Highball: il drink più popolare nei bar giapponesi

Se entri in un izakaya (le tipiche osterie giapponesi), è praticamente impossibile non vedere qualcuno sorseggiare un highball.
È semplicissimo: whisky giapponese diluito con soda e tanto ghiaccio.
Fresco, leggero, dissetante — perfetto per le estati umide giapponesi e per chi cerca qualcosa di meno impegnativo rispetto a un cocktail alcolico forte.

📌 Curiosità: In Giappone, il whisky è una vera passione nazionale. Alcuni marchi come Hibiki, Yamazaki e Nikka sono famosi in tutto il mondo!

Consiglio personale: Provalo con un piatto di yakitori (spiedini di pollo). Abbinamento super.


Umeshu: il liquore alla prugna che crea dipendenza

L’umeshu è un liquore dolce a base di prugne giapponesi (ume) lasciate macerare nell’alcol e zucchero.
Il risultato? Un drink profumatissimo, morbido, con una punta di acidità.

Si può bere:

  • Liscio (per apprezzarne tutto il gusto)
  • On the rocks (con ghiaccio)
  • Allungato con soda (per una versione più leggera)

📌 Curiosità: Nonostante il suo gusto dolce e fruttato, l’umeshu può avere una gradazione alcolica tra il 10% e il 15%.

Consiglio personale: È perfetto anche come aperitivo o digestivo. Se vuoi un souvenir davvero giapponese, porta a casa una bottiglia di umeshu artigianale!


Shochu: il distillato autentico giapponese

Meno famoso del sake all’estero, lo shochu è in realtà uno degli alcolici più popolari in Giappone.
Si tratta di un distillato che può essere fatto da:

  • Patate dolci
  • Orzo
  • Riso
  • Grano saraceno

Lo shochu ha una gradazione alcolica più bassa rispetto ai distillati occidentali (di solito intorno al 25%) ed è molto versatile:

  • Si beve liscio
  • Con acqua fredda o calda
  • Con tè verde o oolong (specialmente in estate)
  • Oppure nei cocktail (tipo il famoso chuhai)

📌 Curiosità: A differenza del sake, che si beve soprattutto durante occasioni speciali, lo shochu è molto più comune nella vita quotidiana giapponese.

Consiglio personale: Se vuoi provarlo in modo autentico, ordina un “shochu oyuwari” — shochu allungato con acqua calda.

Esplorando L’Avana: storia, musica e contraddizioni

Statua di Cristoforo Colombo

Benvenuti a L’Avana, la capitale di Cuba dove sembra che il tempo si sia fermato: tra auto d’epoca coloratissime, musica ad ogni angolo e palazzi che raccontano la storia della città. Ma sotto la facciata da cartolina si nascondono anche tante difficoltà e contraddizioni che meritano di essere conosciute.


L’Avana

Fondata nel 1519, L’Avana è un vero museo a cielo aperto.
Passeggiando per Habana Vieja, il quartiere storico, sembra di sfogliare un libro di storia: facciate pastello sbiadite, chiese secolari, piazzette piene di vita.

Da non perdere:

  • Una camminata lungo il Malecón, il famoso lungomare da cui ammirare il tramonto sull’oceano.
  • Una visita al Castillo del Morro, fortezza che difendeva l’ingresso al porto dai pirati.

Per un’esperienza completa, ti consiglio una visita guidata: i racconti dei locali aggiungono mille dettagli che da soli sarebbe difficile scoprire.


Hemingway, mojito e storie di cocktail

L’Avana ha ispirato scrittori, poeti e artisti da tutto il mondo, primo fra tutti Ernest Hemingway, che qui scrisse alcune delle sue opere più celebri.
Seguendo le sue orme potresti:

  • Gustare un mojito alla storica Bodeguita del Medio.
  • Sorseggiare un daiquiri da El Floridita, il suo bar preferito.

Che tu ami i cocktail o meno, questi luoghi sono tappe obbligate per respirare un pezzo di storia cubana… con un bicchiere in mano!


A L’Avana la musica non si ferma mai

A Cuba la musica è una regina onnipresente.
E a L’Avana è facilissimo ritrovarsi a ballare senza neanche accorgersene: la salsa, il son, il jazz cubano ti entrano nelle vene.

👉 Consiglio: Una serata al club La Rosalía de Castro, tra spettacoli dal vivo e artisti cubani storici che sanno come conquistare il pubblico, una “turisticata” che vale la pena provare.


Le iconiche auto d’epoca: più che un’attrazione, uno stile di vita

Una delle immagini più iconiche de L’Avana? Le macchine d’epoca che sfrecciano (o arrancano) tra le sue strade.
Cadillac, Ford, Chevrolet degli anni ’50 e ’60 sono veri gioielli restaurati con amore.

Curiosità:
Molti cubani usano queste auto come taxi turistici. È spesso una delle poche possibilità per guadagnare decentemente, in un’isola dove il nuovo scarseggia e arrangiarsi è la normalità.


Contraddizioni che raccontano la vera Cuba

L’Avana ti regala sorrisi, ritmo e colori, ma basta spingersi un po’ oltre l’apparenza per incontrare anche la realtà quotidiana:

  • Povertà crescente.
  • Carenza di cibo, benzina, elettricità.
  • Restrizioni e difficoltà che non puoi ignorare, soprattutto se decidi di dormire in casas particulares (le tipiche case a gestione familiare) invece che nei resort.

Ed è proprio qui che si impara ad amare davvero Cuba: conoscendo la forza, la dignità e il sorriso di chi, nonostante tutto, trova sempre un motivo per ballare.

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